Non ho mai avuto paura dei temporali, anzi; mi piace stare a guardare la pioggia che cade. Pochi giorni fa dal terrazzo mi sono goduta uno splendido temporale sul mare: sulla mia testa non pioveva, ma in lontananza si vedevano dei meravigliosi fulmini che illuminavano i nuvoloni neri. Ho persino chiamato l'amore mio, perché vedesse anche lui.
Ieri notte, però, ho avuto paura. La pioggia era scrosciante, tipo cascata delle Marmore, ed è andata avanti per quasi un'ora; l'amore mio a un certo punto si è alzato e ha fatto il giro di tutta la casa, per essere sicuro che non stesse entrando acqua, mentre io sono rimasta sotto le lenzuola, al buio (era andata anche via la luce stradale, il che comunque avviene spessissimo qui da noi in Burundi, pioggia o no), a chiedermi cosa avrei potuto fare se avesse cominciato a piovermi nel letto. In tutto ciò tuoni e lampi si sprecavano e sembravano vicinissimi, come se il temporale fosse proprio sopra di noi stile nuvola di Fantozzi.
Poi all'improvviso il rubinetto si è chiuso e la pioggia è finita. Stamattina mi sono definitivamente tranquillizzata: a quanto pare non ci sono stati danni, a parte il prevedibile ritardo dei treni e l'altrettanto prevedibile incapacità del capostazione di farci sapere se, quando e come la circolazione si sarebbe ristabilita.
Il che comunque avviene spessissimo, qui in Burundi, pioggia o no.
(L'autrice si scusa con il governo del Burundi dove, probabilmente, la luce elettrica non va via random e i treni sono puntualissimi)
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