A sera, quando finalmente ho chiuso con la mia quota giornaliera di faccende domestiche e stramazzo sul divano, non chiedo niente di meglio che disconnettere il cervello. Quindi mi attacco a Cielo, un canale TV (anzi, come si usa dire, "del digitale terrestre") i cui programmi hanno un livello di insulsaggine secondo solo, probabilmente, a Rete4.
(E Rete4 per me non è un'opzione trattandosi di roba Mediaset, quindi da boicottare).
Stiamo parlando, per capirci, di tizi che ristrutturano case, o tizi che cucinano, o tizi che cercano di vendere oggetti improbabili ad altri tizi (pure loro improbabili). Roba, insomma, che in me scatena questa reazione.
Aaahh, relax.
Tra un programma insulso e l'altro, purtroppo, c'è la pubblicità. E in questi giorni è martellante la pubblicità di un reality show che si chiama "Calzedonia Ocean Girls". Ora, per quanto possa essere difficile crederlo, il problema non è il reality show chiaramente idiota in sé. No, il problema è lo spot, per la precisione il punto dello spot in cui una delle concorrenti, manco a dirlo in bikini e credendosi a torto assai faiga, proclama: "Io sono trascinata dall'esaltazione".
Ecco, questa frase ha il potere di annullare all'istante lo stato di beota rilassatezza in cui sono caduta, trasformandomi in una biscia isterica. Toh, vi linko il video perché non è giusto che debba soffrire solo io.
Analizziamo con pacatezza, per quanto possibile, la frase in questione. Cosa, in nome del cielo, dovrebbe significare "sono trascinata dall'esaltazione"? La signorina forse vuol farci intendere che quando si entusiasma perde completamente la trebisonda? Perché se è così, non mi pare cosa di cui vantarsi. A parte il fatto che se uno si entusiasma (anzi, pardon: "si esalta") è ovvio che si fa trascinare: non è che uno, preso dall'entusiasmo, si siede in poltrona a rifilarsi le unghie.
Avesse detto "Sono trascinata dal brivido dell'imprevisto" o "Mi esalta la vita avventurosa", ci sarebbe stato un senso. Ma "Sono trascinata dall'esaltazione", semplicemente, non significa un accidenti di niente. E quei geni della produzione, che il vocabolario non sanno nemmeno dove stia di casa, avranno pensato "Anvedi che frase epica, mettiamola nello spot!"
A me tutto questo fa venire l'orticaria. E sono trascinata dall'orticaria a tirare qualcosa contro il TV ogni volta che va in onda il dannatissimo spot.
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