Io sono proprio l'ultima al mondo a poter parlare, visto che latito. Sarà lo stress da fine d'anno lavorativo, sarà che le belle giornate (finalmente, era ora) spingono ad uscire di casa invece di rimanere incollati allo schermo del PC, fatto sta che molti dei miei blogger preferiti, ivi compresa per l'appunto la sottoscritta medesima, da settimane e settimane non pubblicano nuovi post.
Personalmente mi ritrovo divisa fra la preoccupazione ("Speriamo che non sia successo nulla di grave...") e l'irritazione ("Certo che se hanno deciso di non scrivere più avrebbero potuto almeno avvisare"). A pensarci mi rendo conto che, con ogni probabilità, non è successo loro nulla di grave ma, più semplicemente, hanno nuovi impegni e/o nuovi interessi che li tengono lontani dal blog e - spero - senza rimpianti di sorta. Il mio lato razionale, quindi, capisce perfettamente la situazione.
Il mio lato emotivo continuerà per lunga pezza a sperare nel loro ritorno, o quantomeno in un post d'addio tranquillizzante. Di quasi tutti non conosco nulla se non quanto hanno voluto condividere, eppure il fatto di aver scambiato qualche commento me li fa sentire vicini. Alcuni, in realtà, avrei anche modo di contattarli per vie traverse, ma non voglio farlo per non spezzare quella quasi anonimità che all'inizio, almeno per parte mia, ha favorito una comunicazione senza autocensure e barriere.
Certo, dispiace aver seguito una storia (stavo per scrivere "una traiettoria di vita" ma mi sono fermata in tempo) per tanti anni, e trovarsela interrotta senza una conclusione, anche forzata. Lascio questo mio post anche come appello ai colleghi blogger: avvisate quando ve ne andate!
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