Potevo evitare di scrivere qualcosa sull'affaire Barilla? Ma certo che no.
Doverosa premessa: non ho ascoltato la trasmissione radio da cui è nato tutto, quindi mi baso solo sui resoconti letti in Internet, e questo è sicuramente un limite. Comunque, se il signor Barilla è libero di dire la sua opinione, allo stesso modo io sono libera di dire la mia ed eventualmente di rettificarla.
E dunque:
- solo un genio del marketing può pensare di dire cose del tipo "se ai gay non piace la nostra pubblicità, possono anche fare a meno di comprare i nostri prodotti". E io che pensavo che una pubblicità dovesse essere accattivante, proprio per incentivare le vendite! Ora, invece, ho capito che le pubblicità servono per vendere prodotti solo ai consumatori che sono identici al modello presentato nello spot. Dunque possono comprare prodotti Barilla solo le famiglie composte da madre casalinga, padre lavoratore non si sa bene dove ma comunque in un posto che renda necessari completo e cravatta, figlio maschio, figlia femmina, animale domestico opzionale (preferibilmente cane) e fornaio sosia di Banderas invecchiato. Sappiatelo.
- seriamente, ognuno è libero di avere le proprie opinioni e scegliere la propria scala di valori. Ma l'idea di "famiglia tradizionale" del signor Barilla è fuori dalla realtà: la donna ad esempio, secondo lui, "è madre, nonna, amante, cura la casa, cura le persone care, oppure fa altri gesti e altre attività che comunque ne nobilitano il ruolo." Alla grazia!
- e comunque, dire che gli omosessuali "hanno il diritto di fare quello che vogliono e ci mancherebbe altro, però senza disturbare gli altri" è omofobia bella e buona, altro che diritto di opinione.
(Edit: a parte che i competitor Barilla, Buitoni in testa, si sono giustamente fiondati sulla faccenda, l'intervista a Barilla sta facendo il giro del web. Me la sono ritrovata, con tanto di commenti indignati, sulla mia dashboard di Tumblr dove seguo in pratica solo blogger americani.)
(Edit: a parte che i competitor Barilla, Buitoni in testa, si sono giustamente fiondati sulla faccenda, l'intervista a Barilla sta facendo il giro del web. Me la sono ritrovata, con tanto di commenti indignati, sulla mia dashboard di Tumblr dove seguo in pratica solo blogger americani.)
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