Uno degli episodi più imbarazzanti che mi sia capitato, finora, sulla strada per il matrimonio, è successo proprio all'inizio (per la serie "Il buongiorno si vede dal mattino") quando sono andata alla ricerca dell'abito da sposa perfetto.
Il primo negozio in cui ho tentato il colpaccio è stato quello di un franchising di pret-à-porter che a me piace molto e famoso, tra l'altro, per vendere anche abiti da sposa graziosi e relativamente economici. Ci sono entrata e 10 secondi dopo sono uscita perché, a quanto pare, per provare gli abiti da sposa occorreva prendere appuntamento. A me tanta cerimoniosità suona pretenziosa, e in altre circostanze avrei messo una bella croce sopra #noto_franchising, dirigendomi senza rimpianti verso altri lidi. In questo caso, tuttavia, il "relativamente economici" mi ha incoraggiato a perseverare.
Siamo giunti così alla seguente gustosa scenetta:
Io: Salve, ho appuntamento per provare gli abiti da sposa.
Commessa dalla Bocca Larga: Prego, signorina, si accomodi. Ma... è da sola?
Io: Sì.
CBL: Ah, no, chiedevo perché di solito le spose sono accompagnate dalle mamme!
Io: No, sono sola.
CBL: Ma come!? [sorride con aria indulgente e complice e passa istantaneamente al 'tu'] Devi decidere tutta da sola?
Io: Intanto sono qui a provare un po' di abiti e non è assolutamente detto che lo compri da te adesso sui due piedi, anzi con quello che costano è sicuro che non lo comprerò sui due pie Non si preoccupi, ho una certa età, posso farcela...
CBL: Ah beh, magari puoi cominciare a dare un'occhiata da sola ma vedrai che poi per decidere ripasserai con tua mamma, perché sai, il consiglio delle ma...
Io: Mia madre è morta.
CBL: Ah.
(Poi il vestito l'ho comprato, effettivamente, su due piedi. Ma non da #noto_franchising.)
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