martedì 24 maggio 2011

Non può durare, ma è stato bello

Finalmente, dopo mesi di attesa, il parcheggio sotterraneo vicino al mio ufficio è stato aperto. (Per me, è un cantiere in meno da sorvegliare con la premura di una mamma. Oh, beh. In fondo, adesso c'è il cantiere della mia casetta da tenere d'occhio.)

Non so se abbiano fatto una vera e propria inaugurazione: forse nel weekend. Ieri c'erano solo gli addetti al parcheggio, e un po' di vigili urbani a dirigere il traffico - immagino per evitare che qualche ignaro automobilista si infilasse a tutta birra nel tunnel d'ingresso, visto che le transenne di protezione erano state rimosse.

Mentre rimuginavo tutto questo tra me e me, sapevo che c'era qualche altra cosa... qualcosa di strano, qualcosa di fuori dalla norma, qualche altra differenza a parte la scomparsa delle transenne. Eppure, non riuscivo a focalizzare.

L'ho capito all'improvviso: non c'erano le auto. Per tutto l'isolato prima del parcheggio, dove di solito le macchine si fermano anche in doppia e tripla fila, non c'era niente. Strada sgombra. (Chiaramente, il tutto era dovuto alla presenza dei vigili e non dubito che, via loro, torneranno le auto.)

Decisamente, qualcosa di strano. Sembrava quasi un set cinematografico, anche perché l'isolato prima e l'isolato dopo erano ancora regolarmente zona di sosta selvaggia.

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