lunedì 13 dicembre 2010

Traslochi

Ieri, in famiglia, discorsi sparsi sulla situazione economica, sul lavoro che non c'é, sulle pensioni che non ci saranno.
L'amore mio, che è un libero professionista e, secondo me, una persona molto intraprendente, sosteneva che faremmo miglior cosa a prender su armi e bagagli e trasferirci in un paese del c.d. Terzo Mondo, che comincerà il suo sviluppo nei prossimi anni, finché essere italiani conta ancora qualcosa (in termini di know-how, competenze gestionali etc.) e "prima che chiudano le frontiere impedendoci di uscire" (!).

Dato che l'amore mio è persona assai pragmatica e realistica (sempre secondo me), sentirlo esprimersi in questi termini mi ha messo una leggera inquietudine addosso.
Per fortuna il blog viaggia via web e potrò quindi continuare a scrivere anche da altrove...

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