Come si evince dal titolo, questo è un post di pubblica utilità.
Ieri sera, complice l'assenza dell'amore mio che essendo un italiano medio ama guardare Sanremo riempiendolo di improperi, ho passato una meravigliosa serata con il televisore spento e il computer acceso, guardando serie TV di qualità (va da sé che erano serie TV straniere).
Mi sembra dunque giusto e morale suggerirvi qualcosa da vedere, che stimoli la vostra intelligenza nonché il piacere estetico più di Carlo Conti, Albano & Romina e compagnia cantante (pun intended).
Oddio, anche Peppa Pig farebbe alla bisogna ma cerchiamo di volare un tantinello più in alto, eh?
(Avvertenza preliminare: ho preso l'abitudine, dato che le serie TV italiane per me sono inguardabili, di seguire solo serie straniere, in lingua originale con i sottotitoli. Alcune non sono state ancora trasmesse in Italia. Siate creativi.)
1) How to Get Away with Murder. Attualmente in corso la prima stagione di questa serie incentrata su un'avvocatessa (e dove ci sono avvocati, poliziotti e/o dottori potete stare sicuri che ci sono pure io). Il protagonista maschile mi sta abbastanza odioso, ma come la maggior parte delle serie TV USA questa si giova di solida recitazione, ottima scrittura dei personaggi, regia non banale. In più qui abbiamo una struttura a incastri fra tre diversi piani temporali, roba che per l'amore mio è inguardabile ma che a me intriga assai.
2) The Blacklist. In USA siamo alla seconda serie, io l'ho colpevolmente scoperta in ritardo (James Spader fa una nuova serie TV e non mi avvisa! O tempora o mores) e sono a metà della prima. Non è esattamente il mio genere e, anche qui, la protagonista (stavolta femminile) mi sta parecchio sulle scatole. Inoltre il colpo di scena che è probabilmente preventivato per il finale di stagione si intuisce intorno alla mezz'ora della prima puntata. Però la scrittura è abbastanza adrenalinica. Inoltre se vi piacciono i telefilm con inseguimenti, esplosioni, omicidi più o meno truculenti e spie più o meno atomiche, direi che questo fa per voi. Pare la trasmettano in italiano sia Rai che FoxCrime.
3) Elementary. Lo stanno trasmettendo anche qui da noi sulla TV in chiaro. Io ho visto la prima serie e poi l'ho abbandonato, perché come adattamento di Sherlock Holmes mi pare si prenda troppe libertà rispetto all'originale. In USA però è molto apprezzato, più dello Sherlock della BBC, in particolare per lo sforzo nell'avere un cast rappresentativo, come si dice (i.e. multirazziale, multiculturale, con personaggi gay/bisex/transgender e senza misoginia).
4) The Honourable Woman. Acclamatissima miniserie di 8 episodi (al momento, poi non so se è previsto un sequel) con Maggie Gyllenhall, attrice che adoro. Ieri ho visto il primo episodio, che mi conservavo gelosamente per la serata di apertura di Sanremo. Non mi è piaciuto (troppo complicato, psicologico e spionistico allo stesso tempo, per i miei gusti) ma riconosco che è fatto molto bene. Dategli una possibilità, per chi ama il genere sembra imperdibile.
5) House of Cards. A fine febbraio Netflix rilascia la terza serie, dunque avete appena il tempo di guardare (o riguardare) le prime due. Con Kevin Spacey, e tanto basterebbe, ma questa serie è fantastica. Molto, molto dei libri da cui è tratta, ma sarebbe meglio dire che prende spunto dai libri e poi parte meravigliosamente per la tangente.
6) Olive Kitteridge. Miniserie di quattro episodi, giusto giusto per superare indenni Sanremo. Tratto da un romanzo premio Pulitzer molto bello (e molto americano nella scrittura. Ho deciso di non andare mai nel Maine perché deve essere un postaccio, se non ti uccidono finisci suicida tu), con un cast stellare. L'hanno trasmesso recentemente in italiano, credo su Sky. Spero per voi l'abbiate registrato e tenuto in serbo per serate in cui la TV non offre nulla di decente (come questa settimana).
7) Game of Thrones. Non penso non sappiate di che si tratti. Arrivato alla quarta stagione, ora sta per uscire la quinta. Credo di averne già parlato: nonostante sia fantasy, non mi prende granché ma continuo a seguirlo perché è fatto troppo bene (scenografie, costumi, CGI etc.).
8) The Good Wife. Ancora avvocati, anzi meglio ancora avvocatesse in gambissima (e vestite benissimo, menzione d'onore ai costumisti!). Ottima la sceneggiatura che brilla per continuity, per la caratterizzazione dei personaggi, per gli stretti legami con l'attualità e per lo sforzo di non essere mai banale. Anche questa trasmessa in chiaro, se non erro su Rai2, ma con la sconcertante e fastidiosissima abitudine, credo solo italiana, di interrompere e riprendere la programmazione random. Per cui vi direi di approfittarne e cominciare a guardarvela con tutta calma in lingua originale.
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