Sono io. Perché lo so che i rapporti di lavoro sono rapporti di lavoro, ed è stupido da parte mia pensare che i rapporti di lavoro siano amicizie - OK, alcune sono amicizie, ma non è possibile che tutte siano amicizie, e un sorriso non è per forza una dichiarazione di amicizia o anche solo di apprezzamento ("Sei una brava persona, una persona perbene e simpatica e sono felice di lavorare con te"), può essere un semplice gesto di cortesia, più o meno inconsapevole, o anche un gesto di ipocrisia ("Ti sorrido ma sto lavorando per pugnalarti alle spalle"). Lo so. Ne sono consapevole. Ma il sorriso mi fa comunque sorridere, in risposta.
E lo so che tutti i vari casini della mia vita non si risolvono da soli e richiedono lavoro e fatica e noia e anche qualche pianto lì per lì, ma si risolveranno prima o poi, e non mi importa poi tanto che ci siano (certo, niente casini sarebbe meglio, ma non ho deciso io di averceli, posso solo decidere di infischiarmene) perché so che prima o poi si risolveranno.
E più passa il tempo, più trovo persone che mi vogliono bene, davvero, (davvero davvero), e il fatto che il numero cresca e non diminuisca è emozionante. No, la parola giusta è "sorprendente". Davvero, Angelica, meriti che tante persone ti vogliano davvero davvero bene? Evidentemente sì. Wow.
Ci sono anche io, ma più che volerti bene diciamo che provo ammirazione. Eppure non ti conosco... mi basta leggere ciò che scrivi.
RispondiEliminaAlessandro
Addirittura! Mi fai arrossire ^_^;
RispondiElimina