Quando si è bambini, non si vede l'ora di crescere. Ricordo l'eccitazione il giorno del mio decimo compleanno, quando finalmente avevo raggiunto un'età a due cifre. E ricordo il mio primo reggiseno, che portai anche la notte perché credevo che le donne, una volta messo, non se lo togliessero più (nessuno mi aveva spiegato che me lo potevo togliere per dormire).
Nell'adolescenza il tuo corpo cambia; ti può provocare imbarazzo, insoddisfazione, persino momenti di disperazione ma è comunque un cambiamento in avanti, un progresso. Da un certo punto in poi, però, comincia il regresso. Potrei dire l'invecchiamento, ma non nascondiamoci dietro un dito: il termine più esatto, quasi certamente, è "decadimento". Se sono costante preda di raffreddori e influenze, dopo anni privi anche solo di uno starnuto; se mi scopro allergie sopra allergie; se al minimo accenno di umidità il mio ginocchio comincia a cigolare; se ora so cosa vuol dire avere il torcicollo, un motivo ci sarà.
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