Una premessa-disclaimer: non guardo mai Studio Aperto, anzi non guardo mai Italia 1 (anzi, non guardo la TV in chiaro da anni e annorum, ormai).
Ma la mia TV nella casa al mare non è dotata di decoder, e per problemi di antenna prende pochissimi canali.
Tutto questo per spiegare come ieri, intorno alle 13.00, io mi trovassi ad assistere al suddetto programma, cosiddetto telegiornale. Per la precisione, ho assistito stupefatta a un servizio su Fabrizio Corona, che dopo essere stato beccato per l'ennesima volta sull'autostrada senza patente, rischia un anno di carcere.
Fosse stato per me, il servizio sarebbe stato impostato così: anvedi 'sto imbecille, un cretino senza né arte né parte che per far soldi non trova di meglio che ricattare la gente, coatto come pochi che si crede pure figo, e se ne va per strada guidando come un matto a rischio di uccidere qualcuno! Prima di metterlo in carcere gli andrebbero dati due sani ceffoni.
Il giornalista (sic) e il direttore del tg (sic) hanno invece ritenuto di impostare il servizio così: Corona beccato senza patente alla guida della sua supermacchina, del resto sul personaggio di bello e dannato ha costruito la sua carriera e adesso deve girare il remake di Scarface, nella parte che fu di Al Pacino. Nel cast anche un ex-terrorista e una pornostar.
Poi dice che uno vota Berlusconi.
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