giovedì 2 ottobre 2008

Cardinali, presidenti e badanti

Martedì, come previsto, abbiamo avuto l'alto "onore" di ricevere Ruini e Cossiga in Casa editrice. Onde evitare problemi, gaffes, licenziamenti in tronco etc., mi sono vigliaccamente rinchiusa nella mia stanza a lavorare, nonostante vari colleghi mi chiedessero con aria stupita: "Ma come, non sei curiosa di vederli?"

In effetti, no. Non me ne poteva importare di meno. Comunque, verso la fine della riunione, mi sono affacciata dal ballatoio del primo piano e li ho visti, seduti fianco a fianco.
Due vecchi.
Se li incontrassi casualmente per strada, senza scorta e senza zucchetti purpurei in testa, non li degnerei di uno sguardo.

A proposito di scorta: naturalmente le auto blu, i lampeggianti e i tizi in abito scuro con auricolare nell'orecchio si sprecavano. Due dei tizi in abito scuro, alla fine della serata, hanno dovuto sorreggere Cossiga e aiutarlo a scendere le scale.
Praticamente, due badanti.

E io pago...

3 commenti:

  1. Non bastava Ruini? Pure Cossiga vi doveva capitare? Sarà stato pure un personaggio importante con tutti i meriti che gli si possono attribuire, ma comunque sia da sardo non ne vado per niente orgoglioso

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  2. non potrò perdonartela mai...quando ti capiterà più un'occasione del genere? beccarli tutti e due con un bel gavettone?

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  3. Ci ho pensato, ma c'erano troppe body guard per agire!

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