venerdì 29 giugno 2012

Conversione a U

Iersera ho assistito all'interessantissima trasformazione dell'amore mio da "Balotelli è un brocco, che aspettano a sostituirlo?!" a "Balotelli è un dio" in meno di 0.2 secondi.

giovedì 28 giugno 2012

Non c'è peggior sordo

Stamattina, arrivata in ufficio, sono stata salutata da un sibilo fastidiosissimo, tipo allarme di appartamento, che è andato avanti (con mio relativo ed analogo continuo stream di bestemmie) per almeno un quarto d'ora. Finché una collega è entrata nella mia stanza per chiedermi cosa fosse quel rumore.
- Mah, sarà un qualche allarme - ho risposto io (l'inglese ha una parola splendida con cui potrei descrivermi il 95% delle volte: oblivious).
- Guarda che il rumore viene da questa stanza - ha replicato la collega, con un'espressione che chiaramente sottintendeva "ma ci sei o ci fai?"

Ora voi potrete concordare con la collega, ritenendo che sia umanamente impossibile stare per almeno un quarto d'ora in una stanza e non rendersi conto che il rumore fastidiosissimo che sentite viene proprio da quella stessa stanza. Bene, vi garantisco che per me è possibile. Dopo vaste ricerche (non è che il mio ufficio sia la Galleria degli Specchi di Versailles, è che io sono proprio sorda) ho appurato che il sibilo veniva da uno scatolotto sotto la scrivania. Non la mia, quella di una collega che è andata in pensione un paio d'anni fa, e che è tuttora non occupata (non la collega, la scrivania). 

'Sto scatolotto, io non so bene cosa sia; sembra una specie di unità di back-up e non chiedetemi perché fosse acceso (con tanto di spia rossa di allarme, hence il sibilo) dato che non solo la postazione è vuota da un paio d'anni, ma soprattutto non c'è più il PC, e quindi cosa backuppi cosa, mi domando?

In un'azienda normale, nel migliore dei mondi possibili, la cosa da fare sarebbe stata chiamare un tecnico.
Siccome nella mia azienda il tecnico (notare l'articolo determinativo singolare) arriva, se arriva, dopo un paio d'ore come minimo e l'ipotesi di subire il sibilo per altre due ore non mi entusiasmava (per non dire dei miei colleghi), ho agito di forza spegnendo lo scatolotto.
Ho preso come un buon segno il fatto che, dopo di ciò, il mio PC non sia morto. Quando riferirò la cosa al tecnico, ovviamente, lui mi spiegherà che non avrei assolutamente dovuto spegnere lo scatolotto, e che così facendo ho scatenato la guerra termonucleare globale, o l'invasione delle cavallette, o altro consimile evento apocalittico. Ma almeno il sibilo si è fermato.

Off topic

A volte mi dico che avrei fatto bene a decidere, fin dall'inizio, uno specifico range di argomenti per questo blog: che so, la politica o la critica cinematografica o qualunque altra cosa che comporti una critica, perché si sa che sono acida e la critica mi viene bene, e sui post critici i commenti (pro o contro) arrivano come le mosche al miele, e mi sarei garantita la mia brava fetta di web-popolarità.

Poi mi ricordo che ho aperto il blog sostanzialmente per verificare se, alla vecchiaia, sarei riuscita a tenere un diario personale con una costanza degna di tal nome (sì, ci riesco), ed essendo personale il diario non richiede in realtà altri lettori all'infuori di me (manie di grandezza, lo so, lo so), tanto che all'inizio mi ero addirittura gingillata con l'idea di settare le impostazioni di privacy su "nascondi a tutti" (ma allora tanto valeva aprire un bel file di testo, cosa che mi deprimeva già solo a pensarla).

Per cui continuo bel bella con questa collezione di pensieri e tematiche random, che poi riflettono la mia vita random (del resto, stare sempre continuamente a pensare alla politica sarebbe noioso oltre che pericoloso per lo stato di salute del mio fegato).

Questo era un post inconcludente e irrilevante. Ma se siete arrivati fin qua ve lo siete letto comunque. Sorry.

martedì 26 giugno 2012

La modestia, soprattutto

Il MENSA pubblica sul suo sito un test preliminare per valutare le probabilità di entrare nel club. Ovviamente, ho dovuto provarlo e il risultato è che a quanto pare ho l'80% di possibilità di essere una capocciona.

La risposta sembra chiara, ma in effetti non lo è poi troppo; perché il sito spiega che sei degno del MENSA solo se, al test effettivo, totalizzi 98 su 100 (loro scrivono testualmente "98 percentile", immagino il significato sia quello). 
Ora, il mio 80% di possibilità significa "se fai il test, all'80% lo passi" o significa che ho risposto correttamente a 80 quesiti su 100? E nota bene che il test preliminare ne ha 33, di quesiti, e io ho risposto correttamente a 29 di essi il che, se la mia calcolatrice non mi inganna, corrisponde all'87,87% periodico.
Forse il vero test preliminare consiste nel capire come vanno considerati i risultati del test preliminare?

In ogni caso, non capisco perché questi test di intelligenza sono tutti costruiti su problemi matematici o su sequenze di disegni di cui devi imbroccare il presumibile criterio d'ordine. Tralasciando il fatto notorio che sono cecata e che dopo 5 minuti a guardare sbarrette e pallini mi si incrociano gli occhi, perché non mettere anche qualche test di comprensione linguistica?

(Che poi, a dirla tutta, la cosa che mi dà più fastidio è che sul sito non ci sono le risposte esatte, e così non saprò mai dove ho sbagliato. Peraltro in alcuni casi ho dato la risposta con la certezza quasi assoluta che non fosse quella giusta, ma mi ero scocciata di stare a guardare pallini. Se non ci arrivo subito, mi spazientisco. Una bassissima soglia di attenzione può essere segno di elevata intelligenza, secondo voi?)

venerdì 22 giugno 2012

Lati negativi dell'estate

Ci siamo appena entrati, quindi è bene fare il punto della situazione per sapere cosa ci aspetta. Sì, lo so che l'estate arriva ogni anno, ma se i TG puntualmente si lanciano in servizi su come evitare il caldo (con rivelazioni choc, tipo "bevete tanta acqua e non uscite nelle ore calde"), posso spacciare ovvietà pure io.

Peraltro fa troppo caldo per pensare a cose intelligenti da scrivere. E dunque, appunto, in questi giorni fa taaaanto caldo e il taaaanto caldo è decisamente uno dei lati negativi dell'estate.
(Per dire io, donna freddolosa per antonomasia, che fa taaaanto caldo, potete ben figurarvi che qua siamo sopra i 40.)

Altro lato negativo è che i palinsesti TV sono ancora più patetici del solito. Al 22 giugno abbiamo già raschiato il fondo del barile delle repliche, non oso pensare a cosa succederà a metà luglio (ad agosto, già si sa, tocca a Sissi. A luglio cosa piazzano? Ho una momentanea pietosa amnesia). Potrei, è vero, attaccarmi agli Europei di calcio, ma stasera c'è Germania-Grecia che è gravida di metafore politico-economiche già prima di cominciare. E in me alberga comunque un conflitto non indifferente, dato che di default tifo per le squadre sulla carta più deboli e quindi dovrei tifare Grecia, ma prima dell'inizio del torneo avevo proclamato urbi et orbi che avrebbe vinto o la Russia o la Danimarca o la Germania, per cui se la Grecia vince io sarò platealmente smentita, e la cosa non mi va.

Ci sarebbe, su SKY, la maratona di Game of Thrones, ma devo ammettere che - se non è Tolkien - non reggo dosi prolungate di fantasy. E quei dannati non si muovono a far uscire la terza serie di Sherlock.

Ah, e non fatemi nemmeno cominciare a parlare di zanzare! Come ogni estate, sembra che io abbia il vaiolo. E le sto provando tutte, ammoniaca inclusa, ma niente da fare: bozzi e prurito ovunque. L'unica soluzione, ormai ne sono convinta, sarebbe quella di vagare 24h su 24 con una di quelle tute integrali da apicultore, o da scampato a una guerra batteriologica. O magari con uno scafandro.

E mi fanno anche malissimo le gambe. Ma quello temo sia un segno di incipiente vecchiaia, prima ancora che di caldo estivo, e quindi la chiudo qui.

lunedì 18 giugno 2012

Requiem

La dipartita di Splinder mi ha privato di un catafottio dei miei blog preferiti; lo so che è passato già parecchio tempo, ma sono ancora in fase di elaborazione del lutto.

(A proposito ma non troppo: è vero che il boom dei blog si è ormai esaurito? Quindi io che continuo qui imperterrita, nonché di rimbalzo su Tumblr e più o meno sotto mentite spoglie *ahem* da qualche altra parte sono in controtendenza, giusto? Allora avvisatemi, per cortesia, non appena divento vintage)

venerdì 15 giugno 2012

Vichiano

La storia si ripete. Dopo molto procrastinare, mi sono decisa a cambiare il template del blog per utilizzarne uno "ufficiale" e non customizzato. Avevo rimandato la cosa non per pigrizia (una volta tanto...), ma perché "appiattirmi" su un modello standard mi sembrava troppo convenzionale e un po' deprimente. Alla fine, mi sono decisa in pratica soltanto perché volevo provare a usare i commenti nidificati (e quindi, amici cari, ora che ce li avete commentate e nidificatevi) e avendo un template customizzato avrei dovuto scovare in Rete un codice apposito, testarlo e con ogni probabilità modificarlo ulteriormente. Troppo difficile per le mie forze.

(Potreste, ad esempio, commentare per l'appunto la nuova veste grafica del blog, che in effetti quanto a grafica tout court è molto simile alla precedente, ma semplifica la struttura e si libera di vari gadget inutilizzati.)

(Rispetto alla prima release, peraltro, il blog si è decisamente messo sulla strada del minimal. I call that progress.)

Poiché mi conosco e mi lusingo di saper imparare dai miei errori, prima di cominciare a smanettare con i vari layout mi ero fatta un solenne discorsetto: "OK, è tempo di cambiare la grafica ma ricordati che lo scopo di tutto ciò è avere un template standard: quindi scordati di razzolare per il web alla ricerca di gadget/widget più o meno utili e di manipolazioni del codice, per quanto migliorative esse possano sembrare, sennò oltretutto finisce che fai le 2 di notte, e domani si va a lavorare".

Così ho scelto e installato un nuovo template. Rigorosamente standard.
Quindi, si capisce, mi sono divertita a personalizzarlo un po'. Sempre, naturalmente, usando opzioni standard.
Poi, però, mi sono resa conto che dovevo comunque inserire il codice della favicon.
E nascondere la barra di Blogger che mi dà fastidio.
E che era un peccato perdere i link a Twitter, Anobii e Tumblr che comparivano nel precedente template.
E che, a quel punto, tanto valeva cercare un nuovo widget per la visualizzazione degli ultimi commenti, dato che quello vecchio non funzionava. Ma naturalmente me ne serviva uno perfetto, customizzabile, in italiano.

Arrivata l'una di notte (e trovato il widget perfetto), ho pensato che era il caso di piantarla lì per il momento. E mi sono messa a scrivere questo post.
Blogger ha capito l'antifona e si è bloccato, impedendomi qualunque altra operazione.
Solo allora ho spento il PC e me ne sono andata a dormire.
Ho sonno.

mercoledì 13 giugno 2012

Meno chiacchiere e più gol

Non per difendere l'indifendibile (da barese, quando Cassano comincia a parlare, io comincio a tremare), ma guardando il video della sua intervista ho avuto la sensazione che il nostro non volesse essere offensivo, ma solo fare una battuta.

E immagino abbia pensato di esserci riuscito, vista l'accoglienza a base di sghignazzi e risatine dei giornalisti (manco i bambini delle medie) che prima lo hanno "provocato", evidentemente sperando nella cassanata, poi si sono affrettati a scrivere commenti indignati sull'omofobia nel calcio. Ora, Cassano è un ignorante (nel senso che ignora, cit.) e certe uscite da parte sua, se non si possono giustificare, si possono almeno capire. I giornalisti, d'altro canto, dovrebbero avere una laurea e un minimo di esperienza del mondo, e quindi la mancanza di educazione (intesa nel senso più ampio del termine) da parte loro non è scusabile.

martedì 12 giugno 2012

Riflessi condizionati?

In una vecchia puntata dei Simpson, ambientata nel futuro, Marge telefona a Lisa, rassicurandola su qualcosa e contemporaneamente incrociando le dita. Al che Lisa le dice: "Questo è un videotelefono, mamma."

Io faccio esattamente il contrario, ossia pur non avendo un videotelefono tendo a sorridere, annuire, e via andando, come se l'interlocutore potesse vedermi. Sarò un bel po' stupida, che dite? 

lunedì 11 giugno 2012

Un partigiano come Presidente

Ci sarebbero cose molto più serie di cui parlare: il prestito di 100 miliardi di euro alla Spagna; la prima banca italiana che ha praticamente chiuso, per cui i correntisti da una settimana non possono più prelevare i loro soldi; lo spread che continua a salire; l'IMU che incombe.

Ma la prima notizia, per i nostri "giornalisti", è la superba (???) prestazione della Nazionale contro la Spagna agli Europei di calcio.
Non siamo un Paese serio. Peraltro, io la partita l'ho vista e mi risulta che sia finita 1-1, non 14-0 per l'Italia come pure i toni trionfalistici dei commentatori farebbero lecitamente presumere.

Fiumi d'inchiostro sprecati anche per la presenza di Napolitano (e consorte) sugli spalti prima, negli spogliatoi poi.
Immaginatevi, vi prego, Pertini che, nel bel mezzo di una crisi economica e con tre-quattro regioni piagate dal terremoto, se ne va a vedere la prima partita del girone eliminatorio degli Europei.

Giacché ci siete, potreste anche immaginarvi Zoff che - sospettato di scommesse illecite - si lancia in un'intemerata contro i magistrati dicendo cose tipo "con i miei soldi ci faccio quello che mi pare". Immaginatevi a questo punto Pertini che - dopo la suddetta intemerata - abbraccia allegramente Zoff facendo battutine sulle scommesse.

Sandro, mi manchi.

venerdì 8 giugno 2012

Autocritica

Vi capita mai di cominciare a scrivere un post, arrivare a metà, rileggere quello che avete scritto, dirvi "che mucchio di sciocchezze" e cancellare tutto?

A me capita spessissimo.
(E con tutto ciò, quante sciocchezze finiscono lo stesso qua sopra... Rabbrividiamo)

giovedì 7 giugno 2012

E' un periodo di elenchi puntati e numerati

Ci sono varie cose che ho capito nel corso degli anni. Il più delle volte si è trattato, in effetti, di epifanie - pensieri che mi hanno colpito all'improvviso, come un lampo (anche perché non sono proprio il tipo da lunghe meditazioni filosofiche intorno ai massimi sistemi), e proprio come un lampo mi hanno fatto vedere più chiaramente quello che mi stava intorno.
  • Il mondo non gira intorno a me; miliardi di persone continuano imperterrite le loro vite senza essere minimamente toccate dalla mia esistenza, anzi ignorandola del tutto.
  • Il fatto che i miei gusti ed interessi siano diversi da quelli degli altri non vuol dire che siano sbagliati o impropri o risibili.
  • Analogamente, il fatto che gli altri abbiano gusti e interessi diversi dai miei non mi dà il diritto di giudicarli.
    (In altre parole, tutta la mia adolescenza è stata un enorme misunderstanding)
  • L'affetto non si compra, in nessuna maniera.
  • Se fai qualcosa che nessuno ti ha chiesto, non risentirti se nessuno te lo riconosce. Se l'hai fatto per amore, o per soddisfazione personale, tanto basta. Se l'hai fatto per poterlo un giorno rinfacciare, o usare come merce di scambio, era meglio non farlo.
Dopo ognuna di queste epifanie mi sono sentita più adulta. E anche un po' triste. Forse l'adultità (come dice Mafalda) è anche questo.

mercoledì 6 giugno 2012

Algoritmi di advertising

Suppongo che i Poteri di Facebook decidano quali pubblicità piazzare sulla mia homepage in base alle informazioni che io stessa gratuitamente e inavvertitamente fornisco loro. Ebbene, ecco le pubblicità che fanno bella mostra di sé sulla mia pagina quest'oggi: nell'ordine
1 - promozione di negozio on line di attrezzi da cucina
2 - invito a consultare un dermatologo per abbronzarsi meglio
3 - promozione di History Channel
4 - promozione di outlet grandi marche on line
5 - promozione di T-shirt per il Gaypride
6 - promozione di negozio on line di scarpe
7 - promozione di vacanza in montagna

Da tutto ciò, derivo che i loro algoritmi di advertising necessitino di qualche aggiustamento, ma neanche poi troppo.
(Sempre meglio di quando mi tampinavano con offerte di abiti da sposa e consigli per l'allattamento, comunque)

martedì 5 giugno 2012

Indifendibile

Da qualche giorno e sempre con maggior frequenza mi imbatto in lamentele contro le nuove impostazioni di Blogger. E la mia reazione - fino ad oggi - è sempre stata conciliante: a me Blogger, anche con questa nuova veste grafica, anche con la nuova struttura del backoffice che - diciamolo - non è che sia intuitivissima e mi ci è voluto un po' per capire dove volesse andare a parare, insomma a conti fatti la cosa non mi sembrava proprio del tutto diabolica.

Poi però mi hanno cambiato anche i captcha. Che già prima, siccome che sono cecata, facevo fatica a decifrare (e sì che non sono un robot, giuro). Adesso poi, hanno fatto la genialata che uno dei captcha è un'immagine. Ahmachebellaidea. Allora ditelo che volete proprio farmi trasferire del tutto su Tumblr!

venerdì 1 giugno 2012

Dante's Internet


Parate, portieri e pretesti

Nel bel mezzo di una crisi economica preoccupante e di un terremoto devastante, con una classe politica che continua imperterrita a pensare agli affaracci suoi e un presidente della repubblica (minuscole volute) che continua imperterrito a pensare alle parate "perché non possiamo sempre piangerci addosso" (cit.), viene fuori   l'ennesimo scandalo legato al calcio-scommesse.

E invece di imbufalirsi perché dei giocatori strapagati li hanno imbrogliati per fare ancora più soldi (di questi tempi, poi), gli italiani se la prendono con la magistratura che ha scoperto la truffa.
Naturalmente non potevamo farci mancare la giaculatoria sulla magistratura a orologeria, officiata stavolta nientemeno che dall'ultimo Agnelli. A me, francamente, è sembrata molto più a orologeria la filippica di Buffon contro i giudici, ma io non sono un'Agnelli.

I media, va detto, hanno garantito ampia copertura alla vicenda (alla faccia di crisi economica, terremoto e politici ladri) cogliendone da par loro il risvolto più inquietante: quali saranno le conseguenze sulla prestazione della Nazionale agli Europei?