martedì 31 maggio 2011

Varie e tutte insieme

Giusto per aggiornarvi un po' su quello che sta capitando a me e al mondo, per come lo vedo io.

Facendo conversation durante la lezione di inglese, ho scoperto che una collega (più o meno della mia età) è divorziata. La cosa mi ha sorpreso, e mi ha sorpreso essermi sorpresa. Voglio dire, non è che i divorziati debbano andare in giro con un cartello che annuncia al mondo il loro stato civile. Peraltro, io sono totalmente a favore del divorzio (e dell'aborto, e del matrimonio gay, e dell'adozione da parte dei single, e del testamento biologico e in genere di tutto ciò che permetta la libertà di scelta individuale), e non è che non mi sia mai capitato di imbattermi (anche nella mia stessa cerchia familiare) in persone divorziate. Però, evidentemente, il divorzio è una cosa al di fuori del mainstream dei miei pensieri. Buon per l'amore mio (almeno finché sopporta stoicamente Il Signore degli Anelli in lingua originale).

E nonostante ripetute visioni del Signore degli Anelli in lingua originale, il mio inglese rimane penoso. Sh*t.

La ristrutturazione della mia futura casetta procede, e mi capita di pensare - mentre sono intenta a faccende domestiche poco routinarie, ad esempio il cambio di stagione - che forse è l'ultima volta che mi dedico a queste faccende nella mia vecchia casa. Nella quale ho passato più della metà della mia vita, finora. Ma il pensiero non mi rende triste, anzi mi esalta parecchio. Lo prendo come un buon segno.

Ebbene sì, Berlusconi ha perso le Amministrative. Non vedo l'ora di sapere chi ha vinto. Noi, spero. 
(Mi raccomando, andate a votare ai referendum!)

venerdì 27 maggio 2011

L'amara verità

Berlusconi soffre di manie di grandezza. E di manie di persecuzione. Ed è seriamente sex-addicted.
Fossi uno dei figli (brrrrrr), avrei già avviato le procedure per farlo internare.
Noi invece ce lo teniamo come Presidente del Consiglio.
Non mi facevo così masochista.

(Off topic: ci tenevo a farvi sapere che abbiamo iniziato la fase di ricostruzione della futura casetta!)

martedì 24 maggio 2011

Non può durare, ma è stato bello

Finalmente, dopo mesi di attesa, il parcheggio sotterraneo vicino al mio ufficio è stato aperto. (Per me, è un cantiere in meno da sorvegliare con la premura di una mamma. Oh, beh. In fondo, adesso c'è il cantiere della mia casetta da tenere d'occhio.)

Non so se abbiano fatto una vera e propria inaugurazione: forse nel weekend. Ieri c'erano solo gli addetti al parcheggio, e un po' di vigili urbani a dirigere il traffico - immagino per evitare che qualche ignaro automobilista si infilasse a tutta birra nel tunnel d'ingresso, visto che le transenne di protezione erano state rimosse.

Mentre rimuginavo tutto questo tra me e me, sapevo che c'era qualche altra cosa... qualcosa di strano, qualcosa di fuori dalla norma, qualche altra differenza a parte la scomparsa delle transenne. Eppure, non riuscivo a focalizzare.

L'ho capito all'improvviso: non c'erano le auto. Per tutto l'isolato prima del parcheggio, dove di solito le macchine si fermano anche in doppia e tripla fila, non c'era niente. Strada sgombra. (Chiaramente, il tutto era dovuto alla presenza dei vigili e non dubito che, via loro, torneranno le auto.)

Decisamente, qualcosa di strano. Sembrava quasi un set cinematografico, anche perché l'isolato prima e l'isolato dopo erano ancora regolarmente zona di sosta selvaggia.

venerdì 20 maggio 2011

I Maya avevano ragione?

Mesi fa, una collega mi ha chiesto aiuto per conto di un suo ex-professore.
Costui è inglese, vive e lavora in Inghilterra e sta scrivendo un articolo scientifico nel quale cita un vaso greco, rinvenuto e conservato qui da noi.
Essendo inglese, occorrendogli una fotografia del vaso da pubblicare accanto al testo, ha presunto che fosse sufficiente scrivere alla locale Soprintendenza archeologica per chiedere una copia della fotografia e il permesso di usarla.
Ha scritto in inglese, of course.

UN ANNO DOPO, non essendogli pervenuta alcuna risposta, ha chiesto alla mia collega di intercedere per lui. La collega, sapendo dei miei trascorsi archeologici, si è rivolta a me.
Dopo averla rassicurata sul fatto che sì, è normale che i tempi di attesa per una richiesta alla Soprintendenza archeologica siano archeologici anch'essi, ho scritto una mail al loro Archivio fotografico.
Sarò sincera: mi ha meravigliato non poco che l'Archivio fotografico fosse dotato di email.
E mi ha meravigliato ancora di più ricevere, relativamente a stretto giro, una risposta. Qualcuno, in Soprintendenza, legge le email ed è in grado di rispondere.
Forse è vero che il mondo sta per finire.

La mia meraviglia è durata poco, comunque, perché i funzionari dell'Archivio mi hanno risposto (molto cortesemente, a dire il vero) che era necessario chiedere l'OK del Soprintendente.
Ho replicato che l'OK al Soprintendente era stato già chiesto. Un anno fa.
Morta lì, nessuno si è più fatto sentire e ho detto alla collega di metterci tranquillamente una pietra sopra.
(Il mio fiero sospetto era che si fossero persi le fotografie e/o il vaso, e non volessero ammetterlo.)

Oggi, senza nessuna avvisaglia, ho ricevuto una mail dall'Archivio fotografico, con allegate le foto del vaso. Le foto digitali del vaso. In bianco/nero e colore.
Forse è vero che il mondo sta per finire.
Io, comunque, mi sento potente.

giovedì 19 maggio 2011

A scuola

Lunedì prossimo, finalmente, qui in ufficio comincerà il corso di inglese.
Finalmente per due ragioni: la prima è che detesto le cose che si trascinano. Questo corso era stato annunciato almeno un mese fa (credo di averne anche parlato qui, ma non fatemi scorrere indietro l'archivio per ricordare quando. Sarebbe più preciso da parte mia indicare la data esatta, ma mi pare un dettaglio francamente inutile) e se tutto va come deve andare finirà a novembre. Decisamente, avrei preferito una full immersion.

L'altra ragione è che non vedo l'ora di iniziare questo corso! Davvero, vedere Glee in lingua originale mi ha fatto rendere conto una volta di più di quanto poco io sappia l'inglese. Soprattutto l'inglese (OK, l'americano) parlato mi sfugge all'80% e la cosa, che ci crediate o no, mi fa sentire inadeguata. Voglio dire, siamo nel 2011 e il mondo intero parla inglese, finanche i francesi si sono in qualche modo rassegnati a parlare inglese. Ora, sarebbe bello fare un discorso sciovinista e dire che l'italiano ha la medesima dignità dell'inglese e se noi siamo pronti a parlare in inglese (o almeno a provarci) quando andiamo in un paese anglofono, anche gli anglofoni dovrebbero almeno provare a parlare in italiano quando vengono in Italia. Ma la dura verità è questa: vent'anni fa conoscere l'inglese ti metteva un passo avanti a tutti gli altri, oggi non conoscere l'inglese ti mette un passo dietro tutti gli altri. E io mi sento inadeguata.
40 ore di corso non mi porteranno un grande miglioramento, suppongo, ma spero almeno in un miglioramento. E dato che, purtroppo, tutti i colleghi simpatici sono nel corso basic mentre io sono nel corso avanzato, posso senza rimpianti dedicarmi anima e corpo allo studio.

(Ovviamente, ciò significa che da qui a novembre continuerò a guardare e riguardare le vecchie puntate di Glee. Ma sia chiaro, lo faccio solo per esercitarmi nel listen&comprehend.)

Eccerto, come no


Don Seppia, le richieste shock "Voglio un bambino di 10 anni"

Bagnasco: "Siamo sconvolti dal dolore"

Le intercettazioni delle telefonate del parroco di Sestri arrestato con l'accusa di pedofilia. Chiede al "pusher" africano: "Va bene 11, 12 anni, ma è meglio se me li trovi più piccoli". Il cardinale a Genova: "Noi non sapevamo nulla"

Scusate, devo vomitare. No, ma sul serio.

mercoledì 18 maggio 2011

That's amore!

Stamattina, mentre mi preparavo per uscire, l'amore mio si è guardato un pezzo de La Compagnia dell'Anello. Senza che lo obbligassi. Anche se secondo lui sono tutte cretinate. Solo perché sa che io adoro la trilogia.
(E poi ha pazientemente sopportato la mia conferenza su "I percorsi narrativi della saga e perché dobbiamo andare a vedere L'Hobbit non appena uscirà al cinema")

+ 500 punti, amore mio.

(Altri 500 li guadagnerai venerdì sera, quando ti costringerò a guardare Le due Torri.)

martedì 17 maggio 2011

Sui risultati delle amministrative

Una dei dirigenti del mio ufficio, con cui ho rapporti sporadici ed esclusivamente lavorativi - amichevoli, per carità, ma lavorativi - è appena passata da me apposta per commentare i risultati delle elezioni amministrative.
E ieri, alle 15.01 (ossia un minuto dopo la chiusura dei seggi) un altro collega mi ha chiesto se avevo notizie sulle proiezioni.
Come ho fatto a guadagnarmi questa fama di political-addicted? 
(E c'è da dire che in queste settimane ho di proposito evitato di informarmi sulla materia, sia perché la situazione politica italiana, da qualsiasi parte la si guardi, mi pare deprimente; sia perché ho di meglio da fare, ad esempio decidere il colore delle pareti dei bagni nella casa nuova, e pianificare l'acquisto di asciugamani coordinati)

Comunque, a questo punto, un commento mi pare doveroso e avevo già pensato di lasciarvelo, in realtà, dopo aver visto la rassegna stampa in TV questa mattina. (I titoli del Giornale e di Libero erano semplicemente esilaranti, mi sembrava di sentire l'orchestra del Titanic suonare in sottofondo)

Beh, mi spiace ma devo dire che non condivido il sentimento diffuso di soddisfazione per la sconfitta di Berlusconi. Perché di questo si tratta, in effetti: Berlusconi ha perso. Ma quante volte ha già perso, ed è tornato di nuovo in sella quando già tutti lo davano per spacciato? Quante volte la sinistra è riuscita a dilapidare il patrimonio che la gente - la gente onesta, la gente che si è stancata di vivere in un paese da operetta - le ha regalato? Perché non mi pare che la sinistra abbia fatto qualcosa, anche questa volta, per distinguersi dall'andazzo e proporsi come forza di rinnovamento e di progresso.

Se voi riuscite a vedere spiragli di ottimismo, in tutto ciò, vi prego di condividerli con me...

lunedì 16 maggio 2011

Troppo bella per non postarla

Guasti

Pare che nelle ultime ore ci sia stato un massiccio black-out di Blogger, con perdite di post e commenti. Non che sia molto informata sulla faccenda: sto trascurando il blog, e ne faccio pubblica ammenda, dato che ultimamente sono impegnata su altri fronti. Per lo stesso motivo, ho fatto un controllo assolutamente superficiale e random, ma non mi sembra di aver perso nulla. (Non ho idea di che cosa abbia causato il guasto, se problemi tecnici o attacchi hacker, e in quest'ultimo caso forse il mio blog si è salvato perché non è molto seguito. Per una volta posso essere felice di non ricevere molti commenti, il che non vi esime dal commentare, ovviamente!)

Alcuni dei blogger che seguo non hanno perso l'occasione per stigmatizzare i pericoli insiti nel concetto di cloud (ossia: piazza tutti i tuoi file sul web e che il cielo te la mandi buona). Secondo me, invece (ma anche in questo caso, la mia è un'analisi del tutto superficiale dato che assolutamente non sono un'esperta), non bisogna radicalizzare la faccenda più di tanto. OK, se io metto tutti i miei documenti sul web e poi il web collassa, sono nei guai. Ma d'altro canto, dovrei essere davvero idiota a mettere tutti i miei documenti sul web senza fare una copia di backup almeno di quelli più importanti. Voglio dire, quando lavoravo alla mia tesi la salvavo periodicamente su tre floppy disk (sono vecchia) e li conservavo in tre posti diversi (sono paranoica). Anche gli hard disk dei computer si possono guastare (a me è successo), quindi non è che salvare sugli hard disk dia tanta più sicurezza rispetto all'uso della cloud. O mi sbaglio?

mercoledì 11 maggio 2011

So io perché

Friday night and the lights are low
Looking out for the place to go
Where they play the right music, getting in the swing
You come to look for a king
Anybody could be that guy
Night is young and the music's high
With a bit of rock music, everything is fine
You're in the mood for a dance
And when you get the chance

You are the Dancing Queen, young and sweet, only seventeen
Dancing Queen, feel the beat, from the tambourine oh yeah
You can dance, you can jive, having the time of your life
Ooo.. see that girl, watch that scene, diggin' the Dancing Queen

(Abba, Dancing Queen)

martedì 10 maggio 2011

Non ho più 18 anni

E nemmeno 28, se per questo. Tocca convincersene. Sì, perché ieri - approfittando della giornata di ferie - ho deciso di giocare a fare la massaia, ho lavato le persiane, le finestre, il pavimento, ho fatto e steso due bucati, dopo di che ho cominciato a sentire come un dolorino alla spalla sinistra, e adesso ho un torcicollo che mi spacca.

venerdì 6 maggio 2011

E tre. Sciopero coatto

Piccola necessaria premessa. In azienda abbiamo orari flessibili, nel senso che il nostro orario è di 8 ore lavorative dal lunedì al giovedì, e di 7 ore il venerdì. Quindi prima arrivi, prima te ne vai. Il venerdì, in particolare, cerchiamo tutti di arrivare un po' prima del solito, in modo da approfittare il più possibile dell'orario ridotto.

Ecco perché, quando stamattina alle 8.10 sono arrivata in ufficio, ho trovato un sacco di persone già in attesa dietro la porta. Dietro la porta chiusa, dato che chi di solito ha il compito di aprire l'ufficio oggi ha fatto (legittimamente) sciopero, e nessuno si è preoccupato di fare in modo che l'ufficio fosse comunque aperto per chi (legittimamente) non avesse voluto aderire.

Sono questi banali esempi di disorganizzazione che mi fanno seriamente temere per il mio futuro.

giovedì 5 maggio 2011

Ancora sullo sciopero

Tanto per darmi un ulteriore motivo di NON adesione, ho casualmente scoperto - parlando di tutt'altro con un collega di Roma - che non si sa neanche con sicurezza per quante ore dovremmo scioperare. Chi dice quattro, chi dice otto.

Io, intanto, mi ricorderò di mettere delle scarpe senza tacchi, nel caso in cui gli autisti del bus scioperassero (ma sul sito aziendale non ci sono notizie in merito) e dovessi tornare a casa a piedi. Speriamo che, per cambiare, non si metta a piovere.

martedì 3 maggio 2011

Crumira!

Appena tornata da una riunione sindacale. Venerdì c'è sciopero.
Quando a scuola si ventilava l'idea di uno sciopero, ero sempre la prima ad aderire. Più che ogni reale o presunta motivazione, ad attirarmi era il concetto implicito di ribellione all'autorità costituita, il fatto che potevamo scegliere di non fare ciò che in teoria eravamo tenuti a fare.
Ma ora non siamo più a scuola, e sembra che le cose si siano rovesciate: che siamo tenuti a scioperare, e che quindi la ribellione all'autorità costituita stia nel venire al lavoro. Nel fare i crumiri, praticamente.

Sono andata alla riunione, sperando che il delegato sindacale sapesse spiegarmi le motivazioni dello sciopero, che sapesse entusiasmarmi, dandomi una buona ragione - no, un'ottima ragione - per aderire. Ma quando gli ho chiesto che cosa intendesse fare il sindacato, in concreto, ammesso di ottenere un'estesa partecipazione alla protesta; quando gli ho chiesto, in pratica, quale forza e potere avrei messo in mano al sindacato, con la mia partecipazione, lui non ha saputo rispondermi se non con qualche discorso generico, incerto e totalmente fuori tema sull'unità dei lavoratori e sulla crisi economica.

Bella forza. Ma la crisi economica non scompare, anche se tutta l'Italia scende in piazza. Quello che volevo sapere è: se l'intera nazione si ferma, se riusciamo a dare questa dimostrazione di forza, riusciremo a costringere il Governo a cambiare la sua politica economica - diamine, a progettare una politica economica - in favore dei lavoratori, dei precari, di chi paga sempre costantemente le tasse?

Io sono convinta di no. Io sono convinta che il Governo, scusate il francesismo, se ne sbatta altamente dello sciopero e dei lavoratori, e a dirla tutta sono convinta che i sindacati se ne sbattano altamente, e che vogliano usare lo sciopero solo per arrivare a un regolamento dei conti tutto interno ("io ho più iscritti di te, gne gne gne").
Non credo che farò sciopero, venerdì.